Immaginate un Vigile del Fuoco che deve affrontare un incendio con temperature elevatissime. Oppure un tecnico che deve indossare per molte ore un capo DPI mentre effettua delle riparazioni. O ancora un militare che per la sua sicurezza deve indossare per tutto il giorno un giubbetto balistico a contatto pelle.
È possibile con l’abbigliamento adeguato aiutare questi professionisti nel loro lavoro? 

È la domanda che ci facciamo in Grassi 1925  ogni volta che progettiamo un capo di abbigliamento tecnico. Come possiamo dare più comfort a chi questi capi deve indossarli per molte ore e spesso in condizioni estreme, come appunto un Vigile del Fuoco o un militare? E non si tratta solo di dare maggiore comodità. Ma anche aumentare la protezione: se i capi sono particolarmente scomodi purtroppo a volte si sceglie di non indossarli, mettendo anche a rischio la propria sicurezza nei casi di DPI e giubbetti antiproiettile.

Per questo puntiamo a sviluppare capi per il workwear che abbiano una vestibilità ottimale e tutti gli accorgimenti possibili per garantire un comfort maggiore. La ricerca in questo ci viene in aiuto perché ci offre soluzioni sempre nuove per i tessuti o per il confezionamento.

Il grafene è atossico, antibatterico, antistatico, anallergico e con un’alta capacità dissipativa del calore.

Una di queste innovazioni è l’uso del grafene, materiale di ultima generazione scoperto da Konstantin Novoselov e Andre Geim dell’Università di Manchester e che è valso ai due studiosi l’assegnazione del Nobel nel 2010. Il grafene ha la resistenza meccanica del diamante, ma è leggerissimo e flessibile. La sua struttura è costituita da uno strato di singoli atomi di carbonio disposti in esagoni e presenta incredibili proprietà che stanno rivoluzionando diversi aspetti della produzione industriale.

Il grafene nell’abbigliamento

Uno dei settori di applicazione del grafene è sicuramente la moda, e il tessile in generale. Il grafene infatti è un eccellente conduttore elettrico e riduce quella fastidiosa sensazione di scossa che si prova soprattutto con i capi sintetici. Inoltre migliora incredibilmente le performance dei tessuti grazie alla sua batteriostaticità e leggerezza, caratteristiche importanti nella realizzazione di capi per lo sport o nel workwear. È un prodotto anallergico, che può quindi essere indossato a contatto pelle senza causare irritazioni e allergie cutanee. Ultima, ma importantissima, prestazione da sottolineare è l’elevata capacità dissipativa del calore corporeo. In parole più semplici: il grafene applicato ai tessuti distribuisce il calore del nostro corpo in modo uniforme , “spostandolo” dai punti più caldi a quelli più freddi e offrendo così un maggiore comfort termico a chi lo indossa.

La presenza del grafene nei capi abbassa la temperatura corporea anche di un grado. Pensate sia poco? Ma non bastano forse poche linee di febbre per farci sentire stanchi e spossati? È stato dimostrato infatti che, in un momento di sforzo fisico, abbassare la temperatura anche solo di alcuni decimi può migliorare la capacità di resistenza e sopportazione della fatica e aumentare il rendimento del nostro corpo.
Ecco perchè applichiamo un trattamento superficiale al grafene (chiamato Planar Thermal Circuit) alle fodere delle uniformi per i Vigili del Fuoco, dei Militari e in generale per i capi che richiedono alte performance in condizioni particolarmente critiche.

 Un grafene sostenibile

Ma in Grassi 1925 non ci siamo accontentati di un grafene qualsiasi, abbiamo scelto di utilizzare il Grafene G+ brevettato da Directa Plus, una start-up nata a Lomazzo, in provincia di Como, a due passi da casa nostra! Perchè il G+ è così speciale? Perchè è un grafene certificato e sostenibile ottenuto attraverso processi chemical-free a base di acqua, totalmente differenti dai metodi produttivi standard. In questo modo si ottiene un prodotto privo di difetti che mantiene le sue proprietà atossiche, antibatteriche, antistatiche e anallergiche.